Uno dei momenti più emozionanti della fiaba di Cenerentola è senza dubbio quello in cui la Fata Madrina compie i suoi prodigi con la bacchetta magica: la zucca diventa un occhio, sei topolini altrettanti cavalli bianchi, due lucertole cocchiere e lacché. E infine, Cenerentola si ritrova con indosso uno splendido abito e ai piedi due deliziose scarpette di cristallo! Soprassediamo sulla presunta comodità delle calzature, resta il fatto che si tratta di un’immagine destinata a popolare i sogni di numerose ragazze e perché no, anche dei ragazzi!
L’aspetto più affascinante di questa trasformazione consiste nella possibilità di diventare qualcosa di diverso, di più affascinante, e solo grazie a vesti nuove e alla giusta combinazione di trucco e parrucco. Sì, perché Cenerentola non cambia nell’aspetto, resta sempre lei, solo in versione migliorata. In effetti, se ci pensi bene, si dice spesso che l’abito giusto e la cura della persona riescano a rendere tutti più belli, e ritengo sia assolutamente vero. Non si stravolge la proprio personalità né si diventa altro, no: si resta fedeli a ciò che si è, ma si migliora. E migliorare è sempre una buona cosa, secondo me.
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Trasformazioni nelle fiabe…
Sono molte le fiabe in cui il/la protagonista subisce una mutazione non tanto nel fisico, quanto nel suo modo di porsi, capace di migliorarne l’aspetto in maniera molto significativa. In Pelle d’asino, ad esempio, la principessa in fuga dal re che desidera sposarla a ogni costo si cela sotto la pelle di un asino. Dietro consiglio della sua fata madrina, se ne va in giro sporca e malvestita, così da non essere riconoscibile, e finisce per occuparsi dei maiali in una fattoria. È tenuta alla larga e disprezzata da tutti, a nessuno verrebbe mai in mente di considerarla più di una ragazzetta lacera e maleodorante. Ricorda molto Cenerentola, umiliata e costretta alle faccende domestiche senza un attimo di sosta.
Ogni domenica, la fanciulla è solita chiudersi nella sua stanza per abbigliarsi e ingioiellarsi come il suo rango vorrebbe, ed è così che la scorge il principe, innamorandosi perdutamente di lei. Sarà un anello, non una scarpina, opportunamente finito in una focaccia destinata al giovane innamorato, a svelare infine la vera identità della principessa.
… e nel cinema!
Il tema della trasformazione in stile Cenerentola ricorre in numerosi ambiti, non sempre fiabeschi. Il cinema, in particolare, ne è davvero ricco. Hai mai visto il film Disney “Pretty Princess”? La protagonista, Mia Thermopolis (Anne Hathaway), è una ragazza come tante, che nessuno prende mai in considerazione, quasi fosse invisibile. Quando scopre di essere in realtà una principessa, viene presa sotto l’ala protettiva della nonna (una splendida Julie Andrews), che s’impegna a metterla in condizione di ricoprire degnamente il suo ruolo. Complice un eccentrico parrucchiere italiano, la sgraziata Mia si trasforma nella principessa che è. Memorabile il momento in cui la sedia si gira e la vediamo bellissima! Ed era sempre stata così, celata sotto una massa incolta di capelli crespi e le sopracciglia cespugliose. Ti lascio la scena da guardare, è in inglese, ma comunque godibilissima!
Un altro esempio? Scommetto che se dico “Pretty woman” ti strappo un’esclamazione di giubilo! Credo sia una delle commedie romantiche più belle che siano mai state realizzate. Ebbene, anche Vivian (Julia Roberts) si ritrova a trasformare se stessa in una donna attraente ed elegante, grazie all’aiuto di Edward (Richard Gere), una fata madrina sui generis. Non si riesce a non provare un enorme moto di soddisfazione quando Vivian torna nel negozio dal quale era stata cacciata via per prendersi la sua rivincita. Te la ripropongo, dimmi se le due venditrici non ti ricordano le due sorellastre di Cenerentola!
La lista di film le cui protagoniste, con un piccolo aiuto, acquistano fascino e sensualità è davvero lunga: che mi dici di Andy (di nuovo Anne Hathaway) ne “Il diavolo veste Prada”? Qualche abito di alta moda e un po’ di trucco la rendono l’assistente perfetta per l’esigente Miranda (una splendida Meryl Streep, l’adoro in questo film!). La sua fata madrina è il favoloso Nigel, che le apre un mondo sconosciuto, aiutandola a inserirsi in un ambiente altrimenti troppo ostile. Anche Cenerentola, senza l’abito giusto, non avrebbe mai potuto accedere al ballo!
Non sono solo le donne a trasformarsi, tocca anche agli uomini. Devo dire che mi risulta più difficile individuare film in cui è un lui a beneficiare della metamorfosi, ma almeno uno mi è venuto in mente: “Hancock”! Will Smith interpreta il supereroe alcolizzato John Hancock, che soffre peraltro di una grave forma di amnesia. Incappa nel PR Ray Emrey, che decide di aiutarlo a riabilitare la sua immagine pesantemente compromessa dai suoi eccessi e dai suoi modi grezzi e inadeguati. Ray diventa perciò una sorta di fata madrina, anche se, almeno all’inizio, Hancock-Cenerentola non gradisce affatto le sue attenzioni. In questo caso, la trasformazione non è tanto fisica, anche se in effetti il supereroe deve darsi una bella ripulita, non solo metaforica! Gli effetti comunque si manifestano: la nuova immagine di Hancock gli permette di essere accolto in quel mondo che è chiamato a proteggere suo malgrado.
Uno, nessuno, centomila… ma sempre la stessa persona! Spero che questa carrellata di trasformazioni cinematografiche, ricalcate dall’antico modello della fiaba di Cenerentola, ti sia piaciuta e ti abbia divertito. Si nota decisamente come le fiabe influenzino costantemente numerosi aspetti intorno a noi, non da ultimo il cinema. Trovo molto divertente la ricerca di elementi fiabeschi all’interno dei film, soprattutto in quelli nei quali mai ci si aspetterebbe di trovarne!
Hai qualche esempio da propormi? Ti è venuto in mente un film con un uomo alle prese con un cambiamento fisico decisivo? Oppure sei stat* tu stess* protagonista di una trasformazione in stile Cenerentola? Scrivimi nei commenti, sarà un piacere leggerti! 🙂
Antonella Arietano