Tag Archives: Fiabe classiche

Ostara: fiabe per celebrare il risveglio della natura

Nella sua ciclicità, la Ruota dell’Anno continua a girare. Eccoci quindi a Ostara, che coincide con l’equinozio di primavera, tra il 20 e il 23 marzo (nel 2024 il 19 marzo, per la precisione). Ostara celebra l’arrivo della primavera, con tutto ciò che essa implica: la rinascita, la fertilità, l’equilibrio. È un momento magico, che ci invita a riscoprire il piacere di stare all’aperto per cogliere tutti i piccoli cambiamenti che ci accompagnano nella bella stagione, finalmente!

Per quanto mi riguarda, Ostara e Yule sono le celebrazioni celtiche nelle quali è più facile coinvolgere i bambini (Yule cade tra il 21 e il 23 dicembre). Molte tradizioni di Ostara coincidono con la Pasqua, a evidenziare l’origine comune delle due feste, ad esempio le decorazioni con uova e conigli: le uova simboleggiano l’abbondanza, per questo regalarle è un gesto beneaugurante, mentre i conigli rappresentano la fertilità.

Nella newsletter di marzo ti ho suggerito alcune attività da fare con il tuo bambino in questo periodo dell’anno, per catturarne tutta la magia. Te la sei persa? Nessun problema, puoi recuperarla qui!

In questo articolo, invece, vorrei suggerirti alcune fiabe per entrare nello spirito primaverile che Ostara suggerisce. Sei pront* per questo viaggio incantato? 😉

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Cinque curiosità su Biancaneve (che forse non sapevi)

Le fiabe classiche, che praticamente tutti conosciamo, sono nate molto indietro nel tempo: erano racconti attorno al focolare, un modo per riunirsi e trascorrere in buona compagnia le lunghe sere invernali, lasciando fuori dalla porta di casa il freddo e le preoccupazioni. Erano un modo per celebrare le feste, gli avvenimenti importanti, le riunioni di famiglia. Venivano tramandate oralmente, non esistevano versioni scritte, anche perché non erano in molti a saper scrivere. Poi alcuni studiosi cominciarono a interessarsi al genere della fiaba e iniziarono a fare ricerche per comprenderle meglio. Così fecero anche Jacob e Wilhelm Grimm, che nel 1812 pubblicarono la loro prima versione de “Le fiabe del focolare”.

I Fratelli Grimm riproposero più versioni delle loro fiabe, per lo più smussando via via i loro aspetti più cruenti. A tal proposito, mi piacerebbe condividere con te alcune curiosità su “Biancaneve e i sette nani”, che personalmente trovo davvero interessanti!

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Il cattivo delle fiabe serve sempre (?)

Che fine hanno fatto i cattivi delle fiabe? Me ne sono accorta da un po’: nelle produzioni più recenti tendono a scomparire. Spesso un antagonista vero e proprio manca, il conflitto sta tutto dentro al protagonista, che deve fare i conti con se stesso, con la sua storia, con le sue emozioni per poter evolvere eccetera eccetera. Il conflitto quindi sta diventando interno; una volta era tutto appannaggio del personaggio cattivo, che incanalava tutto quanto di malvagio e oscuro serviva alla storia.

Ma cosa significa? Non sarebbe meglio ripulire le storie per i bambini da streghe, orchi e creature maligne? Siamo pur sempre nel 2024!

Non credo sia così che debbano andare le cose, e adesso ti spiego perché. 😉

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“Specchio, specchio delle mie brame…”

Che cos’hanno in comune Biancaneve, Alice nel Paese delle Meraviglie e la Regina delle Nevi?

Uno specchio.

E non uno specchio qualunque, bensì uno specchio magico.

Il potere dello specchio in Biancaneve è a uso esclusivo della regina cattiva, che tutte le mattine lo interroga per rassicurarsi di essere sempre la più bella del reame. Chi non ricorda la celebre formula “specchio, specchio delle mie brame, dimmi chi è la più bella del reame?”. Lo specchio risponde con estrema sincerità, non è in grado di mentire; per questo, quando Biancaneve la supera in bellezza, non può fare a meno di risponderle che non è più lei la più bella di tutte. Il resto è storia…

Che dire di Alice? Nel libro “Attraverso lo specchio”, la ragazzina fa il suo ingresso nel Paese delle Meraviglie e si ritrova in un mondo a rovescio: tutto è il contrario di come dovrebbe essere. Per fare qualche esempio, nel mondo reale è inverno, ma al di là dello specchio è piena estate; la Regina Bianca dice ad Alice che può ricordare cose che farà la settimana successiva, e quando si ferisce dapprima si benda il dito, poi piange dal dolore e infine si punge.

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Fiabe per mamme che perdono la pazienza

La mamma è sempre la mamma, dice un vecchio adagio. Anche quando si arrabbia! 😉
Capita a tutte, è inevitabile, fa parte dell’essere umani. Può succedere di alzare la voce, di avere una risposta scortese, anche di dire cose che non si pensano davvero. E poi, ogni mamma lo sa, arriva il senso di colpa: ci si sente così male per quella rispostaccia, per quell’urlo, come si è potuti arrivare a perdere le staffe? Ripeto, è del tutto normale.

Il modo migliore per fare pace con il proprio bambino potrebbe essere raccontargli una fiaba o leggere un libro insieme a lui. Una storia che parla di mamme che si arrabbiano, magari, che l’aiuti a capire che cos’è accaduto, offrendogli la certezza che, comunque, l’amore della mamma non è mai stato messo in discussione. La rabbia è un sentimento, va riconosciuto e accettato, e trovo sia un bene per i più piccoli imparare che anche i grandi a volte si arrabbiano. Sempre entro certi limiti, beninteso.

Vorrei suggerirti alcune fiabe e racconti utili quando le mamme (ma anche i papà!) si arrabbiano. 😉

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“Non allontanarti dal sentiero”: i divieti… fiabeschi

Nelle fiabe non è raro imbattersi in un divieto: “non fare questa cosa o saranno guai”. Questa la formula ricorrente.
Ti è mai capitato da bambin* di ricevere un divieto di questo tipo? Lo hai rispettato? E soprattutto, hai mai posto divieti?

Vorrei mostrarti come funzionano i divieti nelle fiabe ricorrendo a tre racconti , due dei quali piuttosto famosi: Cappuccetto Rosso, Barbablu e L’uccello d’oro. In seguito, mi piacerebbe suggerirti un paio di modi per gestire i divieti in modo più “leggero”, cosicché i tuoi bimbi possano viverli in modo sereno e partecipativo.

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Gli gnomi

Da bambina adoravo guardare la serie animata “David gnomo amico mio”: ne ero affascinata! Mio padre mi dava corda, poiché di fatto, quando passeggiavamo in un bosco o in riva al laghetto dove era solito portare mia sorella e me, mi indicava i buchi ai piedi degli alberi, dicendomi che lì c’erano le loro case. Era un gioco appassionante!

Gli gnomi di Huygen e Poortvliet

Wil Huygen e Rien Poortvliet hanno pubblicato nel 1976 il famoso libro “Gnomi”, che ancora oggi è possibile acquistare. In esso, i due autori descrivono la vita segreta degli gnomi, con l’intento di dimostrare la loro esistenza. Davvero un bellissimo volume, dalle splendide illustrazioni!

Quest’opera ha certamente ispirato la serie animata spagnola di cui ti parlavo prima, e dalla quale è stata tratta una serie di libretti dal titolo “Il libro segreto degli gnomi”: erano venticinque volumetti di piccolo formato, disponibili in edicola a cadenza settimanale, se non ricordo male. Sono ancora a casa dei miei genitori, li adoravo!

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Trasformarsi e trasformare la realtà: il gatto con gli stivali

Immagine di DarkmoonArt_de

Ho sempre trovato molto arguta la fiaba Il gatto con gli stivali di Perrault: il genio del gatto è insuperabile! Qualcuno potrebbe obiettare che non adotta un comportamento corretto, perché dopotutto mente allo scopo di ottenere privilegi per il suo padrone; da parte mia, preferisco considerare la sua capacità di prendere ciò che il presente gli offre, elaborarlo e ricavarne buoni risultati. Qui sta il messaggio positivo: anche se parti svantaggiato, se la sorte ti sembra avversa e se non possiedi nulla, guardati attorno e non disperare, perché l’universo potrebbe servirti la soluzione, a patto che tu sia pronto a coglierla. Un invito a rimboccarsi le maniche, dunque, ma anche a non abbandonarsi allo sconforto e ad avere fede.

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Le fate ci insegnano la gentilezza

Non so tu, ma io sono affascinata dalle fate! Compaiono in fiabe e leggende, e lo fanno in modi incredibilmente diversi tra loro: a volte appaiono dolci e gentili, madrine premurose pronte a intervenire per lenire le pene di figliocce e figliocci, come in Cenerentola, altre volte sono tremende e vendicative, pronte a rivalersi su bimbi innocenti per i torti subiti, com’è il caso de La bella addormentata. Nel folklore irlandese, le fate sono rappresentate spesso come pericolose e capricciose, pronte a sostituire i neonati umani con i propri. Un universo estremamente variegato dunque, molto affascinante in tutte le sue sfaccettature.

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Mr. Toad, il mio simpatico vicino di casa

Signore e signori, questo è Mr. Toad:

Mr. Toad è venuto a vivere nel canale prosciugato accanto al mio giardino. L’ho intravisto per caso una sera, mentre portavo a spasso il mio cagnone Axel, e ne sono stata da subito deliziata! Dopo quel primo incontro ce ne sono stati altri, sempre sul tardi: una volta era sulla stradina sassosa davanti a casa mia, e gli ho indicato cortesemente la via per rientrare nel canale, un’altra saltellava beato tra i sassi nel suo fossato, tentando la scalata di una ripida parete. Che tipo!

Ho subito pensato che un vicino come Mr. Toad può tornare molto utile. Sono settimane che combatto contro le lumache che attaccano sistematicamente le mie piante, sono riuscite a rodere fino alla radice il mio basilico per due volte, e hanno appena iniziato a rosicchiare voraci i fiori di zucca! Credo che le fate del mio giardino abbiano ascoltato la mia richiesta d’aiuto, perché in effetti hanno mandato Mr. Toad a vivere proprio nei pressi. A volte basta chiedere! 😉

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