Curiosando nella mia Libreria puoi trovare i miei romanzi, caratterizzati da una vena magica che li percorre da cima a fondo, in maniera più o meno evidente. Mi è sempre piaciuto aggiungere un pizzico di magia ai miei scritti, ma anche rendere la magia fruibile al di là delle bacchette magiche e degli incantesimi: sono convinta, infatti, che sia davvero ovunque intorno a noi, nelle piccole cose e negli avvenimenti apparentemente casuali. Proprio questo è uno dei temi principali de “I Talenti delle Fate”: la magia esiste, basta saperla vedere e riconoscere.
Bacchette magiche e compagnia: la magia dentro un oggetto

Stiamo entrando a grandi passi nel periodo più magico dell’anno, quello che precede il Natale. O almeno, per me è così: adoro l’avvento e mi piace circondarmi di piccole cose che contribuiscono a renderlo speciale! Candele, lucine, decorazioni, letture natalizie, e non dimentichiamo la musica: grazie a internet è possibile ascoltare radio che trasmettono canzoni di Natale ventiquattro ore al giorno!
Le fiabe, si sa, sono permeate di magia, ecco perché sono compagne ideali per tutto l’avvento. Spesso la magia si esprime attraverso un oggetto: bacchette magiche, anelli incantati, specchi fatati e chi più ne ha più ne metta. Quasi in ogni fiaba l’eroe fa uso di un oggetto magico, e vorrei vedere il contrario: sono utilissimi e il più delle volte sono fatti apposta per uscire da una brutta situazione.
Ma nella vita reale, si possono usare? Quanto sono utili, e in che maniera? Vediamolo insieme!
Il bosco delle fiabe

Il bosco è teatro di numerose fiabe, sin dalle loro prime versioni, quelle narrate attorno al fuoco. Nel bosco ci si perde, ci si addentra per compiere una missione, lo si attraversa per raggiungere una mèta, ci si ritrova per caso. Le combinazioni sono moltissime! Ma qual è il suo significato all’interno di una fiaba?