Che cos’hanno in comune Biancaneve, Alice nel Paese delle Meraviglie e la Regina delle Nevi?
Uno specchio.
E non uno specchio qualunque, bensì uno specchio magico.
Il potere dello specchio in Biancaneve è a uso esclusivo della regina cattiva, che tutte le mattine lo interroga per rassicurarsi di essere sempre la più bella del reame. Chi non ricorda la celebre formula “specchio, specchio delle mie brame, dimmi chi è la più bella del reame?”. Lo specchio risponde con estrema sincerità, non è in grado di mentire; per questo, quando Biancaneve la supera in bellezza, non può fare a meno di risponderle che non è più lei la più bella di tutte. Il resto è storia…
Che dire di Alice? Nel libro “Attraverso lo specchio”, la ragazzina fa il suo ingresso nel Paese delle Meraviglie e si ritrova in un mondo a rovescio: tutto è il contrario di come dovrebbe essere. Per fare qualche esempio, nel mondo reale è inverno, ma al di là dello specchio è piena estate; la Regina Bianca dice ad Alice che può ricordare cose che farà la settimana successiva, e quando si ferisce dapprima si benda il dito, poi piange dal dolore e infine si punge.
Infine, quale ruolo ha lo specchio nella fiaba della Regina delle Nevi di Andersen? La storia inizia con un troll che crea uno specchio magico capace di distorcere tutto ciò che riflette, perciò ogni cosa buona diventa cattiva e tutto quello che è bello appare brutto. Il migliore degli uomini specchiandosi si vedrebbe malvagio e orrendo. Il troll addestra i suoi compagni affinché imparino a operare nel mondo alterando ogni cosa con lo specchio malefico, finché questi mettono a punto un piano ambizioso: portarlo fino al Paradiso e specchiare gli angeli e Dio. Cominciano dunque la loro ascesa trasportando lo specchio, che si fa più pesante man mano che salgono. A un certo punto non riescono più a reggerlo: lo lasciano cadere e questo va in frantumi, i quali si spargono sulla terra, ciascuno recando con sé il terribile potere dello specchio. Due di queste schegge vanno a conficcarsi nell’occhio e nel cuore del giovane Kai, che così diventa freddo e spiacevole. E la fiaba prosegue…
Gli specchi magici sono da sempre oggetti molto potenti, talvolta malefici, talaltra buoni. È il caso dello specchio che la Bestia regala a Bella, capace di mostrarle il padre ammalato. In seguito le rivelerà anche la Bestia morente, permettendole di rientrare in tempo al castello per spezzare il sortilegio. Insomma, spesso la natura di un oggetto dipende molto dall’uso che se ne fa.
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Linguacce e facce buffe
Avete mai osservato un bambino davanti allo specchio? È un piccolo spettacolo: linguacce, facce buffe e smorfie diventano parte del repertorio! Già attorno ai sei mesi un bebé, messo davanti a uno specchio, potrebbe sorridere a se stesso, divertito dalla propria immagine.
Man mano che cresce, il bimbo sfrutta lo specchio per conoscersi: osserva il proprio viso, indugia nel contemplare il proprio riflesso, talvolta in maniera civettuola, talaltra per gioco. Può apparire allo stesso tempo curioso e soddisfatto. A volte è come osservare un folletto che si specchia per la prima volta! L’adulto si rimira a caccia di difetti e di segni dell’incedere del tempo (ma anche per controllare semplicemente di essere in ordine, suvvia!), il bambino vuole semplicemente cogliere il proprio riflesso per il gusto che ne ricava.
Specchi per gioco
A casa vostra avete uno specchio in cui il bambino riesca a specchiarsi? Spesso gli specchi sono inaccessibili per i più piccoli, perché posti in alto. Sarebbe una buona idea appendere uno specchio ad altezza di bimbo, magari nella sua cameretta, cosicché possa specchiarsi liberamente. A tal proposito, se ne trovano davvero a poco prezzo e del tipo infrangibile (in PVC), ad esempio all’Ikea.
È divertente giocare con i bambini a fare le smorfie allo specchio! Fate una gara a chi riesce a far ridere per primo l’altro! Chi sa fare la boccaccia più buffa?
Un’altra attività interessante da proporre con lo specchio è ricalcare il proprio viso con dei pennarelli apposta, di quelli che si possono pulire. Ne esistono diversi modelli in commercio e di tanti colori, dovrebbero essere abbastanza facili da reperire. In alternativa, se i tuoi bimbi sono molto piccoli o se vuoi giocare subito, puoi usare il dentifricio, il sapone o una crema: lasciano una traccia meno evidente, ma sarà divertente lo stesso! Potete tratteggiare i lineamenti del vostro viso, o disegnare qualsiasi cosa, sulla scia della vostra fantasia.
Lo specchio… senza specchio!
E giocare allo specchio, ma senza averlo? Poniti davanti al bambino e proponigli di diventare il tuo specchio: dovrà fare esattamente tutto quello che fai tu! Se tu alzi un braccio, lui fa altrettanto, se sorridi fa lo stesso e così via. Naturalmente poi potete scambiarvi i ruoli. Chi sbaglia fa guadagnare un punto all’avversario. Il primo che arriva a cinque ha vinto!
Ti vengono in mente altri giochi da fare con uno specchio? Scrivi le tue propste nei commenti, ti leggerò molto volentieri! 🙂
Che l’incanto sia con te,